CONTRO LA GUERRA

Una nuova settimana di iniziative

D a domenica a sabato: le "battaglie" dei pacifisti non conoscono sosta e, dopo la grande manifestazione romana del 10 aprile, già il giorno seguente ci sono state importanti inziative. La più rilevante è stata quella di Aviano, di cui riferiamo in dettaglio qui a fianco, ma il popolo della pace ha dimostrato anche davanti a un'altra base militare, quella del Monte Conero di Ancona. Il promontario a ridosso del capoluogo marchigiano è ufficialmente sede di una stazione meteorologica, ma è anche la base logistica (con Venezia e Taranto) delle operazioni aeree che partono da Aviano e Gioia del Colle. I centri sociali del centro-est hanno organizzato una manifestazione di protesta: un lungo corteo di macchine partito da Ancona è arrivato di fronte ai cancelli della base dove è stato appeso uno striscione contro i bombardamenti della Nato. Per sabato 17 i centri sociali del centro-est annunciano un'altra iniziativa di "ingerenza umanitaria", con una manifestazione all'aeroporto "Sanzio" di Falconara da cui partono gli aerei per i rifornimenti in volo dei caccia di Aviano.

Sabato prossimo sarà anche la giornata di una nuova manifestazione nazionale a Roma, indetta dalla Confederazione Cobas (info-adesioni 06/70452452) che sarà così al suo quarto sabato di lotta contro la guerra (i sindacati coinvolti sono Alp, Cobas, Comu, Cub, Css, Rdb, Usi, Ait): "Non una vita, non un soldo per la guerra della Nato" è la parola d'ordine del corteo del sindacalismo di base (partenza ore 15, piazza Esedra), cui hanno già aderito una lunga serie di associazioni e centri sociali (dalla Loc alla rete dei comunisti, dal partito umanista alla Lega ambiente di Bergamo, dal Leoncavallo di Milano all'Officina 99 di Napoli, dall'Intifada al Cotocircuito di Roma). I Cobas lanciano anche l'idea di un 25 aprile di lotta, con manifestazioni in tutte le città per "liberarci dalla guerra" e insistono sulla necessità di uno sciopero generale di tutte le categorie che scatterà non appena "soldati italiani saranno coinvolti direttamente nel conflitto".

Per il 17 aprile è anche prevista un'assemblea nazionale per la pace e i diritti umani ad Assisi organizzata dalla Tavola per la pace (info: 075/5736890) e dal Coordinamento Enti locali per la pace (info: 075/5722479). "L'Italia lavori per la Pace" è il titolo dell'iniziativa che si terrà alla Domus Pacis (piazza della Porziuncola, ore 9,30/18). Anche qui già molte le adesioni, dai francescani di Assisi all'Ics, dall'Arci alle Acli, dall'Agesci a Pax Christi. Contro la "doppia guerra in Kosovo" i promotori chiedono all'Italia - unico paese della Nato che ha ancora un'ambasciata aperta a Belgrado - di svolgere un ruolo diplomatico attivo per una soluzione pacifica che parta dal "blocco immediato dei bombardamenti e di tutte le operazioni di pulizia etnica in corso".

C'è poi chi lancia l'idea di incrociare le iniziative per la pace con il referendum elettorale di domanica prossima: i Beati costruttori di pace di Pordenone lanciano un appello per una campagna di disubbedienza civile che preveda la restituzione dei certificati elettorali del referendum. L'obiettivo dei pacifisti è quello di richiamare tutti al rispetto dell'articolo 11 della Costituzione (con cui "l'Italia ripudia la guerra"). All'appello ha già aderito il deputato verde Paolo Cento ("è una forte protesta - ha dischiarato Cento - contro questo terribile conflitto che fa assumere alla scelta astensionista un alto valore etico"). Tra oggi e domenica ci saranno, naturalmente, centinaia di iniziative locali contro la guerra, ma anche di aiuto alle popolazioni civili. Tra le tante segnaliamo quella decisa dalla rivista Time Out di Roma che ha deciso di devolvere l'intero incasso del numero del 15 aprile a favore dei profughi kosovari.