Abramo in valle Bormida


Messaggio scritto nel forum "Antares e le vere origini di Europa" (www.siagrio.it, 2001-2003)

Re: A-TA-NA-PO-TI-NI-JA


Elenco dei messaggi

Inviato da: CARLO il April 22, 2002 at 09:53:48:

In risposta a: Re: A-TA-NA-PO-TI-NI-JA
Inviato da Carlo il April 21, 2002 at 14:43:05:

: : ATANA PONTINIJA? La enne aggiuntiva al
teonimo
: : segnalatomi da Cristina, attestato a Creta,
si
: : giustifica sia per la tendenza linguistica
alla
: : pronuncia nasale accadica (ANTA per ATA, UN
per
: : U) sia perchè Atena è pota, dea del mare,
ponto
: : (l'ulivo, sua pianta, viene attaccato ancor
: oggi
: : al varo di una nave.)
: : I serpenti sono due: della vita e della morte
: : (Serpente e Ofiuco). Amico/a del serpente è
: : corretto, per Serpentario, ma non è il
SECONDO
: : serpente.
: : A-TA-NA-PO-TI-NI-JA, Grande Madre a Creta,
col
: : petto scoperto e con in mano due serpenti,
: : anguitenens, stringe MUR, il serpente della
: vita
: : ed il serpente della morte. Vita è A MUR, in
: : hurrita (la crittografia etrusca ce l'ha
: : consegnata V IT A, simmetrica a A IT A). Mor-
te
: è
: : TE MUR. PO SI DA I JO, è NU DIM MUD, artefice
: : d'inganni: nel secondo libro dell'Eneide,
: Laocoon-
: : te, gli viene dedicato A SORTE come
sacerdote.
: I
: : due serpenti vengono dal mare, gli strozzano
i
: : figli, e si attorcigliano per due giri e
mezzo
: : intorno a lui. UN KU, co-on, è la prima
stella
: : del Serpente. Ras Alhague, la prima stella
: : dell'Ofiuco, che è l'altro serpente, e non il
: : Serpentario, lega con la dea Angitia. Come
lega
: : anguis.
: : Ringrazio Cristina del ponte indispensabile.
: : CIAO,
: : CARLO

: Sviluppo: Atena Aithyia da Marcel Detienne, Il
: mito, guida storica e critica, Bari 1989, p.163.
: “…sì da permetterci di tracciare dell’aithyia
un
: ritratto a cui non manca nulla di essenziale,
: eccetto una sicura identificazione della specie
a
: cui questo uccello apparteneva. I moderni, come
: gli antichi, continuano a restare in dubbio fra
: diverse specie di uccelli acquatici, che vanno
: dal cormorano alla cornacchia di mare, passando
: per il gabbiano reale, la folaga, il chiurlo,
il
: puffino, il colimbo e il gabbiano tuffatore.
Tale
: incertezza (…) è da attribuire al fatto che i
: tratti distintivi di specie molto vicine sono
: stati obliterati dall’immagine unitaria che i
: Greci consideravano topico di una serie di
: uccelli acquatici come il laros, il dyptes,
: l’erodios e l’aithyia”. DETIENNE, 1989, p.170.
: La grandezza del lavoro di Detienne non sta
: solo, come lui crede, nell’aver individuato
: l’aspetto centrale delle caratteristiche di
: Atena, che la tradizione aveva emarginato (dea
: del mare); ma anche nell’aver colto il tratto
che
: lega la dea all’acqua com’era nella tradizione
: asiatica (Dea del Saraswati e Anahita). Vediamo
A
: HT NA, donna che si separa dall’acqua.
: “Nella Grecia antica, come nel mondo
: scandinavo o in Mesopotamia, liberare gli
uccelli
: è un metodo abituale della navigazione: in
: un’epoca in cui non si conosceva la bussola, i
: marinai portavano con sé degli uccelli che
: lasciavano liberi quando avevano bisogno di
: conoscere la direzione della terra. Si tratta
di
: un fatto tecnico che permette di spiegare,
sotto
: un aspetto non secondario, la posizione
occupata
: da taluni uccelli nei miti del mare e della
: navigazione; inoltre, questi dati sono decisivi
: per definire l’Atena aithyia, giacchè
permettono
: di individuare una maggior reciprocità fra il
: piano della “cornacchia di mare” e quello del
: pilotaggio della nave”; DETIENNE,1989, p.175.
: DETIENNE, 1989, p.175: “Pontos, il Flutto
: Salato, è un potere primordiale del mare
aperto,
: dell’immensa distesa che ha per confini solo
: l’acqua e il cielo (‘A’ per i Sumeri nds).
Spazio
: inquietante e misterioso, Pontos dalle mille
: strade appare come una via continuamente
: cancellata, un varco che non è mai stato
: tracciato, un passo che, appena aperto, si
: richiude. In quella distesa caotica in cui ogni
: traversata significa valicare una regione
: sconosciuta e sempre irriconoscibile, regna
: senza fine la pura mobilità. Sconvolto dai
venti
: che l’attraversano, agitato dal flusso e
riflusso
: delle onde, il mare è lo spazio mobile
cangiante,
: polimorfo per eccellenza"”
: “Qualificato apeiron, probabilmente in vista
: dell’impossibilità di attraversarlo da un capo
: all’altro”; DETIENNE, 1989, p.176. “qualcosa di
: simile al nostro etere o spazio vuoto che
: Anassimandro denominò l’Apeiron
: (‘apeiron’=infinito); Karl. R. Popper, Il mondo
: di Parmenide, Al 1998, p.67.

: A TA NA PO TI NI JA conferma Atena Aithyia.
: Inoltre è un teonimo intermedio tra Anath,
figlia
: di Ashera e sorella e sposa di BA AL, vergine
: perchè massima promessa di discendenza e dea
del
: mare, ed Atena, figlia di Hera (Hera di AS, del
: sole), vergine perchè pronuba alle nascite, e
: pronuba alle arti ed alle opere di ingegno, e
dea
: del mare.
: La lettura palindroma di A TA NA dà AN AT A,
: quasi Anath. La lettura palindroma di ASHERA dà
A
: RESH A.
: La dea veneta Pora Reithia è EQUIPOLLENTE a
: Atena Aithyia, e figlia di Resh, come Anath è
: figlia di Hera.

Sottolineo, in mezzo a questo bailamme, che la
mia lettura Pontinija è differente da Potnja, che
tutti ripetono acriticamente. Atena Pontinija ha
significato. Atena Potnja non ha significato.




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